Un paesaggio di straordinaria bellezza ha accolto e ispirato nei secoli artisti e letterati, tra Asolo, città dai cento orizzonti, e il Monte Grappa, ambiente naturale di grande fascino e teatro di battaglia durante la Grande Guerra.
Tra dolci colline e una montagna austera, preziose testimonianze di arte e storia si intrecciano ad una antica cultura enogastronomica.
Fra le più importanti testimonianze di questa cultura: Villa di Maser, oggi patrimonio Unesco, concepita da Andrea Palladio nel ‘500 come fulcro organizzativo di una generosa campagna, e unica tra le sue residenze a conservare ancor oggi questa destinazione.
I vini della doc Montello e Colli Asolani sono il frutto di secoli di civiltà agricola. Fin dall’anno 1000 i monaci benedettini diffusero la cultura della vite e del vino e Venezia scelse proprio queste terre per approvvigionarsi. Oggi questa tradizione si può degustare in un bicchiere dell’ormai celeberrimo Prosecco o di altri vini selezionati, ma anche in una birra artigianale prodotta dai mastri birrai locali.
Olio, miele e formaggi caratterizzano la produzione agricola del Massiccio del Grappa. La Dop Veneto del Grappa da il nome all’olio extravergine che matura in questa terra e così al miele ed ai formaggi prodotti anche in alpeggio, tra cui il Bastardo e il Morlacco, quest’ultimo presidio Slow Food.
Un percorso di una giornata tra queste colline immerge nel piacere, tra saperi e sapori da scoprire, visite a luoghi d’arte, passeggiate in natura e degustazioni nelle aziende di produzione, come nei numerosi locali tipici che continuano a reinterpretare la secolare tradizione.
Tempo:
una giornata
Periodo consigliato:
Tutto l’anno
Percorrenza:
Auto e Bici
Da non perdere
Splendida nella sua collocazione scenografica, ai piedi delle colline, vi si accede da un ingresso caratterizzato dal Viale dei Tigli. La casa dominicale e le barchesse formano un’unità compatta, a sottolineare la stretta correlazione tra architettura e agricoltura, tra arte e paesaggio, tra luogo di delizie e centro produttivo.
Splendido l’apparato decorativo interno, dove Paolo Veronese realizza uno dei più straordinari cicli di affreschi del Cinquecento veneto, le decorazioni scultoree furono invece affidate ad Alessandro Vittoria. Una interessante collezione di carrozze dei secoli scorsi è ulteriore motivo di visita, come l’ottocentesca cantina della Villa e il Tempietto che interpreta il modello architettonico del Pantheon.
Il latte utilizzato era conferito da un centinaio di soci e dalla lavorazione si ottenevano formaggi, ricotta e soprattutto burro, autentico fiore all’occhiello di El Casel, che per questo vanta anche un diploma di riconoscimento della qualità nel 1926.
La cooperativa è esistita fino al 1997, oggi l’edificio restaurato è visitabile come sito di archeologia industriale.
Da qui è possibile seguire un percorso natura. Da affrontare a piedi, che permette di scoprire alcune interessanti realtà naturalistiche, storiche ed artistiche del territorio di Castelcucco.
Le aziende dell’itinerario
Pacchetti turistici & proposte di visita
Coming soon